Archive for the ‘E-journals’ Category

Nasce JLIS.it, rivista italiana di LIS peer reviewed e Open Access

27 giugno 2010

E’ online il primo, attesissimo numero della nuova rivista di biblioteconomia e information science, JLis.it: e-journal italiano peer reviewed e completamente open access. Il first issue si compone di diversi, interessanti articoli (immeritatamente ce n’è anche uno mio: I mashup e le biblioteche: le tecnologie dietro le quinte, ovvero la versione italiana del capitolo sulle tecnologie alla base dei mashup pubblicato nel volume Library Mashups).

JLis.it è il risultato del lavoro, della creatività e del grande impegno sull’Open Access in primis di Mauro Guerrini, presidente AIB, e dei suoi valenti collaboratori, nonché del CILEA, che ha realizzato l’infrastruttura tecnologica, usando peraltro la piattaforma per e-journal OJS, prodotto open source per la gestione delle riviste elettroniche sempre più diffuso a livello internazionale e soprattutto per le riviste OA.

JLis.it , pubblicato dall’Università di Firenze, Dipartimento di studi sul Medioevo e Rinascimento, pur appena nato, ha già ricevuto un importante riconoscimento: il “marchio” di SPARC Europe. Come evidenzia una news sul sito:

Novità: JLis.it ottiene il sigillo di SPARC Europe per l’accesso aperto

Il “sigillo” segna il rispetto di alcune condizioni importanti per l’editoria ad accesso aperto:
  1. la scelta di una licenza CC-BY,
  2. la fornitura al repertorio DOAJ dei metadati degli articoli pubblicati
Per la redazione è un primo segnale positivo a conferma della validità della strada intrapresa.

Sulla pagina delle Info, tutte le informazioni sulla policy Open Access, sul processo editoriale e sul profilo scientifico della rivista. Reputo la nascita di JLis.it un grande successo, non solo come è evidente per i bibliotecari e i ricercatori (e l’Università di Firenze) che hanno deciso di impegnarsi in una attività onerosa come quella di pubblicare una rivista (voglio sottolineare che il fatto che sia referata conferisce agli articoli un elevato spessore scientifico e ai loro autori un’alta credibilità), ma anche per la coraggiosa e condivisibile scelta di pubblicare ad accesso aperto, favorendo così la visibilità e l’impatto dei contenuti e degli autori, e marcando un significativo passo in avanti nel campo dell’editoria scientifica e accademica italiana. Insomma… davvero nel nostro panorama (e non solo) JLis.it si configura come una sfida intellettuale e politico-culturale al contempo!

Tenurometer: Google Scholar e citazioni a portata di browser

13 dicembre 2009

Tenurometer è un nuovo servizio proposto dall’Università dell’Indiana per il calcolo delle citazioni e dell’H-Index atttraverso Google Scholar. Risulta innovativo che sia offerto come toolbar per Firefox e che poggi su una organizzazione disciplinare collaborativa, che si esplica attraverso il tagging dei contenuti/autori ricercati. Dalla mia esperienza posso dimostrare che, al di là di database citazionali a pagamento come Scopus o Web of Science, Scholar è sempre molto consultato dai docenti e ricercatori, e se Tenurometer riesce a superare i limiti di Publish or Perish, potrà forse aspirare al successo nella comunità accademica. Di seguito qualche info in più dal sito (bold mines):

… Tenurometer is a browser extension that provides a smart interface for Google Scholar, it does not have the limitations of server based citation analysis tools that sit between the user and Google Scholar. At the same time Tenurometer is not an application, such as Publish or Perish, and therefore it is platform independent and runs on every system that supports the Firefox browser. Still, Tenurometer uses Google Scholar, which provides the most comprehensive source of citation data across the sciences and social sciences.

exposes advanced query syntax in a simple way to empower non-experts to submit complex queries such as boolean combinations (and/or/not) of author names and keywords.

provides many advanced features that make it easier and less error prone to compute impact measures based on citations. For example, the user can merge multiple versions of the same paper; exclude papers by different authors with the same name, or other noisy data; filter papers by many criteria such as years, disciplines, name variations, and coauthors; and perform live search over the results.

is a social (crowdsourcing) application that leverages the wisdom of the crowds. It requires users to tag their queries with one or more discipline names, choosing from predefined ISI subject categories or arbitrary tags

Da notare che, oltre all’interessante H-Index universale, che rende comparabili autori di discipline diverse, Tenurometer offre anche indicatori di impatto come il g-index.

Tenurometer is a browser extension that provides a smart interface for Google Scholar, it does not have the limitations of server based citation analysis tools that sit between the user and Google Scholar. At the same time Tenurometer is not an application, such as Publish or Perish, and therefore it is platform independent and runs on every system that supports the Firefox browser. Still, Tenurometer uses Google Scholar, which provides the most comprehensive source of citation data across the sciences and social sciences.
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Empowers non-experts to submit complex queries and maintains their history

Tenurometer exposes advanced query syntax in a simple way to empower non-experts to submit complex queries such as boolean combinations (and/or/not) of author names and keywords. For example you can search for articles by Jane Smith or JM Smith-White but not JF Smith at Cornell or Stanford. Tenurometer also maintains a history of recent queries to help you remember those complex queries.
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Allows filtering, sorting, deleting and live search to compute error free impact measures

Tenurometer provides many advanced features that make it easier and less error prone to compute impact measures based on citations. For example, the user can merge multiple versions of the same paper; exclude papers by different authors with the same name, or other noisy data; filter papers by many criteria such as years, disciplines, name variations, and coauthors; and perform live search over the results. The impact measures are dynamically recalculated based on the user’s manipulations.
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A social application with tagging functionality

Tenurometer is a social (crowdsourcing) application that leverages the wisdom of the crowds. It requires users to tag their queries with one or more discipline names, choosing from predefined ISI subject categories or arbitrary tags. This generates annotations that go into a database, which collects statistics about the various disciplines, such as average number of citations per paper, average number of papers per authors, etc. This data will be made publicly available.
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“How is your library using 2.0 to reach new users?” ovvero library 2.0 secondo Elsevier

21 novembre 2007

Library 2.0 dev’essere proprio un concetto acquisito se una compagnia mainstream come Elsevier le ha dedicato un numero monografico della newsletter aziendale Library Connect. Per essere giusti la newsletter riporta articoli stimolanti forniti dagli Elsevier boys and girls e soprattutto da bibliotecari di tutto il mondo, nonché esempi di interesse proprio sulle applicazioni pratiche di web 2.0 in ambito editoriale-bibliografico-digitale.

Prendiamo per esempio l’articolo di David Marques, vice president della sezione Architecture e New Technology: perché e come il web 2.0 può influenzare le scelte programmatiche e la visione strategica di una corazzata del mercato. Tra i concetti richiamati, quello di RIA, pilastro del nuovo web, e di web service, con API, SOAP e REST (trovate un tentativo di spiega di questi ultimi terribili acronimi nell’articolo sui mashup pubblicato sull’ultimo fascicolo di AIDA Informazioni).

Marques mostra in sostanza un feeling notevole tra l’azienda e i concetti e gli strumenti del web 2.0, tanto da abbozzare le linee di sviluppo dei software e delle piattaforme dei prodotti Elsevier (in primis banche dati e motori di ricerca) per i prossimi anni. Un servizio che già potete vedere all’opera è per esempio 2collab: spazio di social bookmarking/tagging dedicato al mondo della ricerca e della scienza aperto naturalmente alla collettività degli utenti interessati.

Una frase dell’articolo mi ha colpito: The elements of user contributions and collaboration are cornerstones in Elsevier‘s technology strategy for the next three to five years. Certo, bisogna guardarsi dal buonismo o dall’ingenuità. Fare marketing su web e library 2.0 è oggi diventato fin troppo facile, però non dimentichiamo che, nonostante la vastissima diffusione dei tool e delle conoscenze, c’è ancora un congruo numero di soggetti commerciali e istituzionali che, invece di lasciarsi andare a sperimentazioni ardite, si rinchiudono in sterili, ideologiche discussioni sulla natura degli angeli (non mi fate scrivere termini che poi mi attirano quintalate di spam ;) ).

E comunque, nell’apprezzamento complessivo per questa iniziativa, spero che, oltre al pregevole sostegno al W2.0, Elsevier voglia porsi anche, coerentemente con una delle affermazioni contenute nell’articolo (The core of all Web 2.0 services consists of open, published, structured interfaces of data, on the back of which value is created), come un provider di open content, oltre che di open tool ;).

E infine… due lire di presunzione: le pagine centrali del fascicolo sono dedicate, sotto il titolo How is your library using 2.0 to reach new users?, all’esplorazione geografica delle modalità di impiego dei tool del web 2.0: non perdetele! :)