352 post; 600 commenti; 32 categorie; 159 tag; 48,884 visitatori (non ho al momento un dato certo sui lettori che mi seguono attraverso i feed). Qualche numero per festeggiare il secondo compleanno di The Geek Librarian. La cosa che più mi dà soddisfazione sono i commenti: quasi doppi rispetto ai post. Questa credo sia la gioia più grande per un blogger. Certo, stare al passo con le considerazioni, le domande, le critiche e le proposte dei lettori non è sempre facile.
Soprattutto non è facile con i gentili commentatori di questo blog, che spesso sono più bravi ed esperti della sottoscritta (rileggete i commenti al post Il semantic web e la promessa dei microformati, e capirete che grande fortuna è avere un pubblico di lettori così qualificato). Infatti vorrei dedicare questo compleanno a tutte le persone che si prendono la briga di leggere e commentare i post di TGL: a loro va il mio sonoro e riconoscente G R A Z I E! :-)
In genere, in occasione degli anniversari, oltre a tirare un bilancio delle cose fatte, si fanno buoni propositi. Allora, vediamo di andare con ordine: in primis mi piacerebbe rifare la grafica del banner e dare una sistematina ai CSS. Si tratta in realtà di due cose cui ogni tanto lavoricchio (la sera, dopo la mia (super)dose quotidiana di cereali, in preda allo sconforto da ascolto di trasmissioni politiche) e spero di riuscire a concretizzare quanto prima. Poi ci sarebbe il podcast, progetto che ho cercato di coltivare ma che al momento rimane al di là delle mie possibilità. E qui mi sa che l’unica soluzione è trovare uno sponsor che mi permetta di sprigionare tutta la mia creatività (e imprenditorialità) realizzando interviste e resocontando eventi ;-)
Scrivere post in inglese permetterebbe ai miei amici che si aggrappano a Google Translate di fare un po’ meno fatica. E anche questa sarebbe cosa buona e giusta (anche se temo potrebbe alienarmi la lettura di più di un fan italico ;-) ). Diciamo che realizzare anche solo il primo di questi tre propositi, rappresenterebbe un gran bel risultato, considerando che negli ultimi tempi sono stata abbastanza sopraffatta dal lavoro in Biblioteca e dal lavoro extra.
Permettetemi però di festeggiare con una sonora auto-pacca sulle spalle, riproducendo la recensione che la cara mitica Serena Sangiorgi (bibliotecaria parmense, vice-presidente AIDA, presidente CNBA e grande amica di questo blog sin dai suoi esordi) mi ha dedicato sul numero di dicembre di Biblioteche Oggi, la rivista di riferimento dei bibliotecari italiani. Prima di lasciarvi alla lettura due considerazioni. Anzi, una considerazione e due ringraziamenti.
La lettura dell’articolo, oltre a riempirmi di gioia, mi ha fatto riflettere su alcune caratteristiche dei blog: in primis il loro rapporto con le mailing list. E’ un tema che Serena richiama e che trovo sempre più spesso espresso qua e là nella biblio-blogosfera (l’ultima volta su Amibiblioblog). Nell’ambiente dei bibliotecari italiani, quando si parla di mailing list, è d’obbligo riferirsi ad Aib-Cur, la principale lista di categoria.
Ecco, mi viene da pensare: in che rapporto stanno i blog bibliotecari (per semplicità restringo solo a questi) con le mailing list? Perché molta gente si stufa di leggere le maling list e preferisce seguire i più personalizzati ma anche più frammentari blog? E’ un senso di minore protagonismo che rende un lettore più propenso a lasciare un commento su un blog, piuttosto che in lista? O è la paura di essere ridicolizzato/avversato/aggredito – o anche solo di essere contraddetto – davanti a 5.000 iscritti? Cosa sono diventate le mailing list? Sono ancora necessarie? Raggiungono un segmento dei bibliotecari cui i blog non potranno mai arrivare? Aiutatemi, se volete, a chiarirmi le idee…
Ringraziamenti: beh, ça va sans dire, il mio grazie va a Serena, che mi ha fatto questa sorpresa in silenzio e dedizione, e che mi ha lasciato di stucco! E poi, un grazie ad Andrea Marchitelli, che è stato così gentile da acconsentire a congedare i lettori della sua rubrica proprio con una recensione sul mio blog!, e a Massimo Belotti, direttore di Biblioteche Oggi, che mi ha concesso il permesso di pubblicare integralmente il testo dell’articolo su questo blog. Ed ecco a voi… Brani da The Geek Librarian, by Serena Sangiorgi [seguendo il link potete leggere l’articolo integrale in formato pdf]
(grassetti miei)
“The Geek Librarian compare sulla scena il 23 febbraio 2006, con un saluto e una bandiera: la segnalazione di un seminario italiano sulla Information Architecture i cui materiali, si sottolinea, saranno messi a disposizione in tempo reale. La caratteristica del blog creato da Bonaria Biancu infatti è l’attenzione all’aspetto tecnologico del lavoro del bibliotecario di oggi, e come tale si è guadagnato un posto di spicco nel panorama italiano. […]
The Geek Librarian riempie la nicchia dell’informazione tecnologica nel mondo dei bibliotecari italiani, senza però dimenticarne il contesto: ci troviamo infatti notizie dei più importanti o comunque notevoli eventi del settore in Italia e all’estero, discussioni di spunti teorici che provengono da altri angoli della rete, di articoli comparsi in riviste di settori collaterali, di temi che affiorano in altri blog affini. […]
Poiché il medium è messaggio, e la forma significa qualcosa anche della sostanza, non sorprende che la piattaforma scelta da Bonaria Biancu per costruire il blog sia WordPress, che si presenta più tecnologica che non ad esempio la popolare Splinder: in effetti WordPress è considerata la più stabile e sicura delle piattaforme gratuite in circolazione nella rete, ed è continuamente aggiornata e migliorata, altrettanto gratuitamente, aspetti che fanno entrambi notevole differenza rispetto ad altre […]
The Geek Librarian […] nonostante sia così chiaramente un blog tecnico, è frequentatissimo e molto conosciuto: e soprattutto, è un blog partecipato. La maggior parte dei post hanno commenti, anche parecchi, e davvero molti sono serviti a suscitare dibattiti e vere e proprie polemiche sui temi trattati: scrivono su The Geek Librarian persone della comunità bibliotecaria italiana che non si trovano da altre parti. Il confronto viene a questo punto spontaneo con quella che ne è stata per anni la fonte primaria di novità e dibattito: la lista di posta elettronica AIB-CUR, storica palestra di fronde, di sperimentalismi e anche di liti della comunità LIS italiana. Che i tempi siano cambiati nel web è sotto gli occhi di tutti e non si può negare, ma questo aspetto del cambiamento è particolarmente sensibile in chi ha seguito sin dall’inizio la diffusione dell’informazione in rete, veicolata allora esclusivamente dalla posta elettronica, attraverso il tam-tam dell’address book, e quindi dalle liste email, che davvero molto a lungo sono state la forma principale dell’aggiornamento. Oggi la stessa funzione si è trasferita nei blog, in comunità più piccole (AIB-CUR ha diverse migliaia di iscritti) e più “ritagliate” sugli interessi personali affini a pochi, ma certamente comunità più amalgamate tra loro. Anche il termine “iscritto” ad una lista “fa scuola” vecchio tipo… invece “seguo un blog” è più rilassato, tranquillo, fa intuire che si può avere ritmi blandi: non è qualcosa che ti ritrovi volente o nolente nella mailbox, ma è qualcosa che decidi tu di voler leggere.
Personalmente, ha funzionato proprio la curiosità innescata da un incontro con l’autrice alle Stelline, pochi giorni dopo la nascita di The Geek Librarian: sono andata a cercare questa novità, influenzata, lo ammetto, dai commenti negativi sulla blogosfera, e ho proprio dovuto ricredermi su questa forma di comunicazione. Ma, soprattutto, ho trovato una bella finestra sul mondo LIS a cui affacciarmi appena ho un attimo di tempo…
Serena Sangiorgi — (Courtesy of Biblioteche Oggi, Vol. XXV, n. 10, Dicembre 2007)”