Archive for febbraio 2007

Microsoft grows in searching

28 febbraio 2007

Microsoft as a search company on the way of committed searching? News from business world report that the Redmond software house has bought Medstory, a health-related search engine. But what’s going on? ZDNet states the main purpose of Microsoft in this acquisition is to make research on intelligent searching

Medstory, which is based in Foster City, Calif., operates a search engine–currently in beta–that is geared toward the needs of consumers and health professionals who are looking for information on medical topics. Search results are divided into categories of information relevant to the query: for example, results can be narrowed into clinical studies, procedures, personal health information, conditions and substances.”

Microsoft press release underlines the commitment to let the people take decisions on health and medical topics being well-informed and having the most accurate informations on that. It’s a kind of an awareness creation by means of such an intelligent searching that selects, gathers and organizes web resources, bringing together faceting, clustering and ranking (oh, and obviously feeds). From the press release:

“According to an October 2006 study by the Pew Internet & American Life Project, million people in the United States go online for health information every day, and 53 percent of health-seekers said a recent search had an impact on how they take care of themselves or someone else. Yet 22 percent of respondents said they felt frustrated by a lack of information or an inability to find what they were looking for.

Unlike results from most search engines, Medstory’s results are based on intuitive search technology, which provides prequalified information to consumers and health professionals conducting health-related research. This unique approach provides users with intelligent guides to help refine and better target their searches. Users receive organized content that is more relevant to their search criteria and that enables better health-related decisions.”

I’m going to be a bit feared reading John Battelle’s The search and thinking about the power of search engines – perhaps awesome power in this case…

ALA on Second Life

27 febbraio 2007

WASHINGTON – The American Library Association (ALA) is proud to announce that it now has a space in Second Life, the online community of more than one million users and home to a growing number of library organizations.

Needless to say, we are very excited to join the library community on Second Life, and we hope we as an association can utilize this technology to work with other library and education professionals who are pioneering efforts in immersive environments such as this one. We also hope to use these opportunities to further advance solutions to the digital divide and participation gap issues that surround Second Life and other virtual worlds, said Jenny Levine, ALA Internet Development Specialist and Strategy Guide.

Read the full post on InfoIsland.org.

This is me visiting ALA island – I warmly recommend you to teleport there and… imagine! It’s exciting to have the possibility to send suggestions to ALA for things or events to be built in (but, please, lower those stairs – I had to jump to get over them! ;-)

The Geek Librarian podcast

25 febbraio 2007

Il 2007 sarà l’anno del multi-canale per The Geek Librarian (e non solo per lei ;-). Ho in mente qualche iniziativa di widespreading dei contenuti di questo blog (ed eventualmente anche d’altro). Cominciamo dalla feature che ho anticipato con il post dell’Happy birthday: il podcast! Era mia intenzione proporlo già da un po’ di tempo ma il provider cui mi ero affidata per le prime prove ha dato forfait qualche giorno fa. Meglio: ha dato forfait per la sua versione free, spostandosi su modelli solo a pagamento. La motivazione per me abbastanza incredibile è stata che da ora in avanti verranno chiesti dei soldi per usufruire di un podcast perché è aumentato troppo il traffico sul sito.

Che strano… Io avrei reagito dicendo: bene! Vuol dire che il mio business model funziona e, forte di questi dati, posso incrementare i miei guadagni attraverso buoni sponsor e servizi aggiuntivi. Invece niente di tutto questo: mi arriva una mail nella quale mi si obbliga ad aderire all’offerta pena la cancellazione entro un tot di tutti i miei file .mp3 (per fortuna erano solo un paio).

Così mi sono rivolta altrove ed ho trovato dei provider che offrono uno spazio base per l’hosting dei podcast. Ve ne sono di gratuiti e a pagamento. Questi ultimi hanno però degli ottimi motivi e servizi aggiuntivi per chiedere un minimo contributo mensile. Per ora mi sono orientata su SwitchPod che mette a disposizione ben 200 MB di spazio online per caricare .mp3 (non male anche PodBean, che offre un editor molto simile a quello di WordPress ma solo 100 MB di spazio gratis).

Se il TGL podcast funzionerà, allora mi orienterò su servizi a pagamento: lo stesso SwitchPod oppure LibSyn. Come ho detto, su SwitchPod lo spazio non è infinito, perciò cancellerò i vecchi post sonori man mano che se ne aggiungeranno di nuovi. Dovrebbero essere online in contemporanea almeno 12 entry. Visto che strumenti di lettura automatica come Talkr sono disponibili solo per la lingua inglese, i post saranno letti da me medesima (spero che la mia erre non provochi troppi misunderstanding ;-). Potrà capitare che non sempre riesca a caricare l’audio dei post inseriti in TGL, ma mi impegnerò perché vi siano almeno 3 nuovi podcast ogni settimana.

Naturalmente il bello del servizio sono i feed: copiando questo indirizzo nel tuo feedreader potrai avere gli ultimi aggiornamenti sempre disponibili. Inoltre a breve potrai trovare il podcast The Geek Librarian anche su ITunes (categoria: Technology – parole chiave: library, biblioteche etc.) e infine potrai salvare i singoli audio-post in locale o sulla tua chiavetta per riascoltarli comodamente seduta/o sul divano, la sera, mentre ti rilassi ;-)

Happy birthday!

23 febbraio 2007

Today is The Geek Librarian‘s birthday: last year, February 23rd, I wrote my first post on this blog. After a year I can say I consider this job very exciting, as I continue to write every day – or so – and still get from blogging satisfaction and fun.

During this period I met some very interesting people that gave me feedback on blog‘s content, helped me to improve my knowledges and let TGL grow in an exciting and geeky way.

Now there are 200-odd people a day visiting (or getting feeds), reading and commenting this blog, and many came in the last few months involved in topics related to library 2.0 and web trends. I hope I’ll be able to keep TGL‘s posts up-to-date and make them always useful for librarians and information profs community.

Before going to have my birthday party, this time I want you to hear my thanks for your kind attention and care, and not only to read them, so… stay tuned with The Geek Librarian and listen to her voice!
[hey, it’s not my real voice and it’s not my real pronunciation too, but Talkr‘s ones ;-)]

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Cronologia delle ricerche in Google

21 febbraio 2007

John Battelle lo chiama il database delle intenzioni: le nostre paure, ansie, desideri, speranze. In una parola: tutti i termini che abbiamo mai cercato in Google e che vanno a formare un immenso manufatto culturale (sempre JB), il più grande della storia probabilmente, del quale è facile immaginare le potenzialità a livello informativo e di business.

Un gigantesco aggregato che rappresenta lo zeitgeist e che le aziende e il mondo della scienza potrebbero sfruttare per ricavare di che vivere per i prossimi cento anni (potrebbero cioè fare quello che ha fatto Google). Personalmente, non sono né complottista e né amo pensare che vi sia una negatività intrinseca alle grandi corporations (ma perché se associo corporations a Google mi viene un po’ il magone? Sarò passatista? ;-), però alcuni dati, visti in un’ottica, diciamo così, meta-storica, mi hanno inquietato.

Di che parlo: una delle ultime feature che il motore di ricerca ci ha regalato è la Cronologia delle ricerche. Sul mio profilo la vedo attiva dal febbraio 2006 ma non ho capito se perché da quella data ho un account gmail o perché il servizio data la sua nascita in quel periodo. Essendo peraltro un automatismo (viene impostata di default all’atto di creazione dell’account gmail), senza che l’utente ne sia informato, è anche difficile capire come sia andata, anche perché Cronologia risulta essere, manco a dirlo, in beta.

Ora, io sono ben contenta di avere questo ulteriore strumento che immagino possa aiutarmi a raffinare le mie ricerche e possa aiutare Google a restituirmi risultati sempre più pertinenti, ma

  1. avrei preferito non dover scoprire casualmente di avere una cronologia delle ricerche che risiede su un qualche server di Google
  2. mi chiedo se questo non varchi il limite della quantità di informazioni che l’umano consesso può tollerare un motore di ricerca o qualsiasi altro agente (commerciale o meno) abbia sui suoi membri…

E’ vero che Google ha un bel disclaimer per la Cronologia, e se lo si desidera offre la possibilità di sospendere il servizio, però, ripeto, è difficile sospendere qualcosa che non si sa neppure di avere… Poi ci sono altre perplessità: è bello poter vedere le statistiche delle proprie ricerche addirittura in un grafico (i termini più cercati, i siti più cliccati etc. – si possono anche scaricare come RSS) ma perché tra le query principali recenti correlate alle ricerche trovo nella sezione siti una notte al museo e in quella video un filmato sui provini di Eva Henger?
[giuro di non aver mai cercato né l’uno né gli altri ;-)]

Questo ciò che Google dice di fare con le informazioni in suo possesso:

2. Quali informazioni raccogliete quando utilizzo Cronologia ricerche?

Per poter fornire il servizio, Cronologia ricerche salva informazioni relative alla tua attività in Google, tra cui ricerche, risultati su cui hai fatto clic, data e ora delle tue ricerche. Nel tempo, è possibile che questo servizio utilizzi ulteriori informazioni sulla sua attività in Google o altri dati da te forniti al fine di migliorare il servizio di ricerca. Le Norme sulla privacy verranno aggiornate per informarti di qualsiasi eventuale modifica sostanziale apportata al servizio. Inoltre, come indicato nelle Norme sulla privacy di Google, quando viene utilizzato un servizio Google, raccogliamo ulteriori informazioni tra cui l’indirizzo IP, il tipo di browser, la lingua del browser e uno o più cookie che consentono di identificare in modo univoco il tuo browser.

3. che modo vengono utilizzate le informazioni raccolte durante l’uso di Cronologia ricerche?

Cronologia ricerche utilizza le informazioni della cronologia ricerche e altri dati da te forniti per migliorare il servizio della ricerca su Google, ad esempio ottimizzando la qualità dei risultati di ricerca e offrendo suggerimenti. Oltre ad attivare la funzione Cronologia ricerche, le informazioni da noi raccolte durante l’uso di Cronologia ricerche possono essere condivise da tutti i nostri servizi al fine di permettere all’utente di passare tranquillamente da un servizio all’altro e di migliorare la qualità dei servizi da noi offerti. Non divulghiamo queste informazioni ad altre società o persone, tranne nei limitati casi specificati nelle Norme sulla privacy di Google oppure con il tuo esplicito consenso.