Sempre a proposito di condivisione dei dati e anche, in questo caso, di catalogazione cooperativa… Uno strumento che mi sembra rivoluzionario, almeno nella concezione, è il nuovo Biblios.Net rilasciato da LibLime, un’azienda di servizi sui software open source per le biblioteche (in effetti era da qualche tempo che accanto al nome di Nicole Engard, in GTalk, vedevo comparire il simbolo di Biblios… ;-)
Biblios.Net (da non confondere con l’applicativo Biblios) è un’interfaccia di catalogazione web-based in piena regola (compliance con tutti gli standard del caso) che sfrutta la licenza ODC per il libero riutilizzo dei dati ai fini della creazione di un database di record catalografici condivisi al livello internazionale. Il db di record catalografici può essere gratuitamente acceduto e arricchito, modificato, esportato dagli utenti (è richiamato non a caso il modello Wikipedia). Il supporto all’accesso locale al db catalografico viene garantito da Google Gears, un’applicazione in grado di offrire l’accesso offline a servizi e informazioni normalmente fruiti online. E’ possibile creare, modificare e caricare/esportare record.
La prassi catalografica è assolutamente semplice e ricalca un qualsiasi editor MARC (io ho in mente quello di Aleph, per esempio, ma immagino siano all’incirca tutti così: campi con relative etichette (nome del tag) e spazi in cui inserire i valori). Se si desidera inviare i record verso l’esterno, si può scegliere se mandarli al db dello stesso Biblios.Net oppure ad altri “send target” – per esempio si potrebbe scegliere il proprio catalogo (di nuovo, Aleph e simili). Naturalmente occorre in questo caso entrare con le apposite credenziali. Ugualmente si possono configurare ulteriori target di ricerca compatibili con lo Z39.50: basta inserire l’indirizzo, la porta e la sintassi di ricerca (esistono già directory che censiscono i target Z39.50). Quanto all’export sono invece disponibili di default i formati MARC21 e MARCXML.
Chiaramente esistono già in Biblios ulteriori modalità di accesso ed esportazione dei record: nella pagina dei web service sono dettagliate le varie unAPI, SRU etc. Per i raffinati utilizzatori dei cataloghi esistono anche macro e plugin già sviluppati. Infine, i tracciati MARC sono già suddivisi in schede catalografiche: libro, risorse in continuazione, musica etc. Ad ognuna di queste tipologie corrispondono template (e quindi campi) diversi. Inoltre le richerce di titoli già presenti nel db sono agevolate dalla possibilità di navigare per faccette. Sinceramente sono rimasta molto impressionata dall’efficacia e dall’eleganza dell’interfaccia di Biblios.Net (anche se alcune funzionalità sembrano un po’ zoppicare). Aggiungo che i catalogatori possono usufruire di strumenti di comunicazione integrati nella piattaforma (forum, chat) per scambiare opinioni, informazioni, aiuto.
Talis, the UK market leader in providing academic and public library solutions, and LibLime, the leader in open solutions for libraries, are pleased to announce a partnership to make available over five million bibliographic records to the library community on the ‡biblios.net platform.
P.S. sarebbe da capire come Biblios.Net si relaziona a OpenLibrary – altro db di record in potenza universale e omnicomprensivo e dall’editing condiviso à la Wikipedia.